Ex. RT Sanremo n.1600 (04/10/1988)
In associazione dal : 2012
La sua Storia e alcune curiosità:
Nella seconda metà degli anni Ottanta il processo di rinnovamento del parco Filoviario di Sanremo culmina con la consegna di quattro filobus Menarini F201lf dotati di equipaggiamento elettrico TIBB ad azionamento “full-chopper”. Consegnati nell’estate del 1988, erano inoltre dotati di dispositivo di marcia autonoma svincolata dalla rete aerea, utilizzando la batteria di accumulatori che generava il campo magnetico di eccitazione del motore di trazione, erogante la tensione nominale di 48V. Anche in questo caso la forma della carrozzeria riprendeva il disegno della versione a combustione interna parimenti realizzata dalla Casa bolognese, con alcuni adattamenti specifici. Gli indicatori di linea adottati erano di tipo analogo a quelli presenti sui veicoli delle due forniture precedenti, dei quali riprendevano anche la disposizione. Furono immatricolati nel parco come serie 1600÷1603, corrispondenti ai numeri di telaio progressivi da 006229 a 006232. Nonostante il loro equipaggiamento elettrico totalmente innovativo, furono immessi in servizio nell’autunno dello stesso anno dimostrando da subito grande affidabilità unita ad un’ottima maneggevolezza, robustezza e ad un buon livello di finitura degli interni. La frenatura elettrica, garantita da un rallentatore elettromagnetico “Telma”, era particolarmente fluida e ottimamente modulabile, priva dei caratteristici “gradini” caratteristici di quella reostatica, analogamente a quanto avveniva all’avviamento, grazie all’equipaggiamento chopper che consentiva al conducente una regolazione molto “fine” della corrente da erogare al motore. Particolarità esclusiva nella condotta di queste vetture era costituita dalla modalità di comando degli scambi; infatti con i vecchi filobus ad azionamento elettromeccanico per generare un assorbimento sufficiente ad azionare le bobine degli scambi era sufficiente escludere una/due posizioni del reostato, aiutandosi con il freno di servizio o di stazionamento in casi particolari. Nel caso dei Menarini 201, privi di qualsiasi dispositivo elettrico di dissipazione di corrente, si doveva invece premere a fondo il pedale dell’acceleratore regolando la velocità variando la pressione con il piede sinistro sul pedale del freno (i più abili riuscivano nella manovra comandando entrambi i pedali con “tacco-punta” dello stesso piede), questo perché l’assorbimento di corrente da parte del chopper a bassa velocità non sarebbe stato sufficiente ad attivare anche le bobine dello scambio.
Se vuoi contribuire o aiutarci a restaurare questo veicolo mandaci al nostro codice IBAN: IT35B 03069 09606 1000 00131994 una cifra simbolica che permetta il restauro completo di tale vettura per portarla al suo stato d’origine!